Tecnopras Srl - Progettazione e installazione di impianti elettrici ed elettronici

<<< Show Posts >>>

Reading Clubs to Overcome Intercultural Divide: Newsletter #3

Il progetto Grundtvig Partnerships “Reading Clubs to Overcome Intercultural Divide” è entrato nella sua fase finale. Con il primo semestre 2015 cominciano a chiudersi i lavori impostati nei mesi precedenti e iniziati a settembre 2013. Nel mese di giugno sarà organizzato il meeting finale a Narva (Estonia). Nel frattempo in ciascun Paese partner vengono realizzati eventi culturali basati sulla lettura con lo scopo della promozione e formazione delle competenze interculturali: i reading clubs e il National Reading Day. Sarà un’occasione di scambio e transnazionalità anche la giornata mondiale del libro proclamata come ogni anno dall’Unesco per il 23 aprile.

È disponibile la Newsletter n°3 del progetto.

Newsletter 3_Pagina_1Newsletter 3_Pagina_2

Interculturalità: circoli di lettura a confronto

Maggio è stata l’occasione per una finestra sull’intercultura aperta a Passo Corese (RI) da Tecnopras e dai suoi partner europei. Dal 14 al 17 maggio, infatti, la ditta ha ospitato nei propri uffici in Via Maestri del Lavoro 26 il secondo meeting transnazionale del progetto Read-Over “Read-Aloud Clubs to Overcome Intercultural Divide”, di cui Tecnopras stessa è capofila.

Collaborano al progetto l’associazione francese Élan Interculturel di Parigi, Narva Public Library di Narva (Estonia) e Association for Development of Educational Resources di Calarasi (Romania). Le tre organizzazioni sono state presenti al meeting con il proprio staff e con alcuni discenti adulti che partecipano alle attività educative organizzate da ciascun partner nel proprio Paese.

Nello specifico il progetto riguarda la creazione di circoli di lettura ad alta voce, che attraverso un percorso di libri di narrativa selezionati sul tema della migrazione e della integrazione di culture diverse, consenta ai discenti – individui adulti nella condizione di immigrati ma anche cittadini ospitanti – di acquisire o migliorare le competenze interculturali che consentano una comprensione reciproca delle differenti culture che interagiscono tra loro nonché la piena inclusione sociale.

Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili al sito www.read-over.eu

Purificare l’acqua con il coriandolo

Al 246esimo Meeting ed Esposizione Nazionale della Società Chimica Americana nel menù del giorno è stato proposto un ingrediente favorito della cucina messicana, sud-asiatica e di altre cucine speziate – il coriandolo – quale modo nuovo e poco costoso per purificare l’acqua potabile.

Douglas Schauer, riportando una ricerca svolta dagli studenti di un College, ha dichiarato che il coriandolo, conosciuto anche come prezzemolo cinese o cilantro, promette bene come nuovo “bioassorbente” per rimuovere dall’acqua contaminata piombo ed altri metalli pesanti potenzialmente tossici.

Sostiene Schauer che il coriandolo potrebbe sembrare troppo costoso per essere utilizzato nella decontaminazione di grandi quantità di acqua per bere e cucinare, tuttavia questa pianta cresce spontanea in numerosissimi Paesi che hanno problemi con l’inquinamento dell’acqua da metalli pesanti. È pertanto facilmente disponibile, economico e ha una buona prospettiva di rimuovere alcuni metalli come piombo, rame e mercurio, che possono essere nocivi alla salute umana.

Coriandolo

I metodi convenzionali per rimuovere i metalli pesanti dall’acqua, come i trattamenti con carbone attivo (usato nei filtri dei purificatori domestici di acqua) o altre tecnologie più avanzate come le resine a scambio ionico, sono molto efficaci. Tuttavia possono essere molto costosi per essere utilizzati nei Paesi in via di sviluppo, soprattutto nelle aree rurali. Il bisogno di costi più bassi e di alternative sostenibili ha promosso la ricerca sui bioassorbenti. Questi materiali naturali, che vanno dai microbi alle piante, afferrano i metalli pesanti in modalità che includono sia l’assorbimento che l’adsorbimento.

«Il nostro obiettivo è trovare dei bioassorbenti che gli abitanti dei Paesi in via di sviluppo possono ottenere con poco o nulla», spiega Scahuer. «Quando il filtro nella caraffa di purificazione dell’acqua deve essere cambiato, possono andare fuori, raccogliere un mazzetto di coriandolo o di qualche altra pianta, e rapidamente c’è un nuovo filtro pronto per purificare l’acqua.»

Schauer, che è ricercatore all’Ivy Tech Community College, ha reclutato i suoi studenti in questa ricerca; insieme hanno lavorato con altri scienziati dell’Università Politecnica Francisco I Madero a Hidalgo. Spiega Schauer che il Messico non ha un sistema per filtrare i metalli pesanti dall’acqua, ma il coriandolo cresce spontaneo in grandi quantità. I loro esperimenti su piccola scala hanno indicato che il coriandolo può essere più efficace del carbone attivo nel rimuovere metalli pesanti come il piombo.

Il segreto del coriandolo può risiedere nella struttura delle pareti esterne delle microscopiche cellule che costituiscono la pianta. Esse hanno un’architettura ideale per assorbire i metalli pesanti. Altre piante, inclusi i cugini del coriandolo come il prezzemolo, hanno caratteristiche simili e sono potenzialmente in grado di lavorare come bioassorbenti. Schauer ritiene che i bioassorbenti come il coriandolo potrebbero essere confezionati in pacchetti simili alle bustine del tè, in cartucce filtro riutilizzabli o anche in palline da infusione e venire così utilizzate per rimuovere i metalli pesanti.

Fonte: American Chemical Society (ACS). “Cilantro, that favorite salsa ingredient, purifies drinking water.” ScienceDaily, 12 Sep. 2013. Web. 20 Sep. 2013

Polizza RC professionale: obbligo dal 15 agosto 2013

Dal 15 agosto 2013 tutti i professionisti (eccetto i medici, per i quali il termine è prorogato al 15 agosto 2014) dovranno possedere un’assicurazione professionale. Qualsiasi professionista che esercita attività (ed è dunque iscritto ad un Ordine professionale) ha l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa a copertura di eventuali danni causati a terzi dal suo lavoro e di comunicare al cliente il massimale e gli estremi della polizza stessa.

L’art. 1 della proposta di legge, assegnata il 9 gennaio 2008 in sede referente alle Commissioni riunite Giustizia e Attività produttive di Montecitorio, recante “Disposizioni in materia di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile per coloro che esercitano libere professioni” si apre con: Chiunque esercita un’attività in regime libero-professionale è soggetto all’obbligo dell’assicurazione privata per la responsabilità civile derivante dall’esercizio di tale attività. Il provvedimento ha lo scopo di regolamentare in modo organico la responsabilità civile dei liberi professionisti iscritti ad albi od ordini professionali.

Dopo 5 anni e mezzo (trascorso che parla da solo sulla rapidità della legislazione italiana) sembra che si sia giunti ad una conclusione dell’iter. Salvo cambiamenti dell’ultima ora, dal 15 agosto 2013 i professionisti che lavorano in ambito privato, al momento di assunzione di un incarico, dovranno possedere una polizza professionale (art.3 del D.L. 138-2011  e art.9 del D.L. 1-2012). L’obbligo scatta in virtù del D.P.R. 137/2012  “Riforma delle professioni”. L’onere di stipula di una polizza serve per assicurare il risarcimento al cliente per eventuali danni provocati da un professionista, ma ha anche l’utilità di proteggere il patrimonio di quest’ultimo. Nel settore pubblico l’obbligo già esiste da tempo per professionisti esterni e per diversi incarichi.

insurance-Risk

La legge non specifica quali dovranno essere le caratteristiche della polizza da sottoscrivere, la Riforma delle Professioni (D.P.R. 137/2012) stabilisce solo che “il professionista è tenuto a stipulare […] idonea assicurazione per i danni derivanti al cliente dall’esercizio dell’attività professionale. L’idoneità è rimessa alla scelta del professionista, e definita in sede contrattuale, con la definizione di tutte le caratteristiche della polizza (massimale, copertura dei rischi, scoperti, franchigie, etc..).

Un professionista deve essere in grado di scegliere una buona soluzione in base all’attività svolta, facendo attenzione che la polizza copra tutti i possibili danni che l’esercizio della propria attività possa causare. Le polizze in genere prevedono la copertura dell’assicurato anche da errori o omissioni da parte di suoi collaboratori.

Le responsabilità di un professionista sono di tipo civile, amministrativo, penale e disciplinare. Una polizza copre la responsabilità civile in caso di inadempienza, negligenza, imprudenza o di mancata osservanza di norme che dovrebbero essere conosciute (imperizia). La copertura, in genere, vale anche se tali azioni sono rese con colpa grave. Non possono essere mai risarcite le conseguenze di un atto o di una omissione dolosa (vi è dolo quando c’è coscienza e volontà di commettere l’illecito).

La polizza può tutelare anche la responsabilità amministrativa, nel caso di incarichi pubblici dove è chiamata a pronunciarsi la Corte dei Conti. Le responsabilità penali e disciplinari ovviamente non possono essere contemplate dalla polizza. Alcune, però, prevedono la possibilità di copertura, generalmente con oneri aggiuntivi, di costi e spese legali in caso di procedimenti penali.

Dal 1991 la nostra tecnologia a servizio del tuo benessere: efficienza e comfort a 360°